La casa della gioia

Uno dei libri che ho amato di più in assoluto, da leggere e poi ancora rileggere. Profondo e amaro. Le buone doti non pagano mai e la solitudine ti frega sempre. La storia della bella Lily, per la legge del contrappasso, è l’esatto contrario di quella della protagonista di un altro libro della stessa autrice: L’usanza del paese. In quest’ultimo caso la carogneria e l’arrivismo la fanno da vincitori. Così va il mondo, purtroppo.

La prima parte del libro - molto coinvolgente - mi ha ricordato i romanzi di Jane Austen, che narrava romanticamente di signorine da marito. Lo stile e le atmosfere cambiano però nella seconda metà, rendendola forse un po' + lenta. Lily è davvero combattuta tra ragione/educazione e sentimento. Il suo apporccio razionale prevale per gran parte del racconto e forse è questo che non mi ci sono affezionata troppo ... Ad ogni modo il voto è 4/5 perchè lo stile è superbo e coinvolgente.