Pensiero e realtà. Un'introduzione al «realismo critico» di Bernard Lonergan

Il volumetto si fa apprezzare per la chiarezza, linearità e sobrietà, con cui introduce il principiante italiano alla dottrina epistemologica di Lonergan, vero cuore della sua filosofia (cfr. Insight) e della sua metodologia teologica (Method in Theology): un lavoro benemerito che colma una lacuna, proprio perché non pretende competere con opere più complesse e impegnative. Ad un succinto profilo del teologo e filosofo canadese Joseph Francis Bernard LONERGAN (1904-1984), seguono due capitoli, dedicati rispettivamente alla auto-appropriazione della coscienza intelligente e razionale, in quanto struttura conscia e formalmente dinamica (capitolo II), e alla questione del "realismo critico" (capitolo III), in cui si espone la soluzione lonerganiana al problema dell'obiettività del conoscere umano. L'ultimo capitolo mette a confronto questa soluzione con la proposta di un "nuovo realismo" di recente apparsa in Italia, e costituisce una ulteriore – fin troppo facile! – prova della sua fragilità teorica, pari a quella del relativismo postmoderno cui vorrebbe opporsi. Meglio sarebbe stato, forse, dedicare un apposito capitolo alla metafisica, poiché, secondo Lonergan, tre sono le domande fondamentali: «che cosa faccio quando conosco? Perché fare questo è conoscere? Che cosa conosco quando faccio questo? La prima risposta è una teoria della conoscenza. La seconda è una epistemologia. La terza è una metafisica» (Il metodo in teologia, OBL, p. 56).