Nell'intimità

Grande letteratura, se si ha la capacità/voglia di restare distaccati, altrimenti si rimane irritati e disturbati. L'autore si mette a nudo, con i suoi difetti e meschinità. Autoindulgenza? Referenzialità? Certo che sì, ma al servizio della letteratura stessa...

Quando si dice “guardarsi l’ombelico”......un centinaio di pagine in cui l’autore cerca di convincere, ma soprattutto convincersi, che lasciare da un giorno all’altro moglie e due bambini per una ventenne è giusto, soprattutto quando si è degli artisti sensibili e di successo. Un’operazione letteraria goffa e sbilenca, che puzza di autoindulgenza da molto lontano, pelosa persino quando lo scrittore tenta di darsi del bastardo. Sia chiaro che qui non si tratta di essere bacchettoni, il sottoscritto non si permette giudizi morali di sorta, figuriamoci, ognuno fa quel che gli pare, ma se decidi di spacciarmi questa lagna che, con gran coda di paglia, intitoli “Intimacy”, per letteratura, ecco che un po’ mi arrabbio...due stellette solo perché Hanif ha saputo fare di meglio.

Romanzo sorprendente . Molto breve, ma da assaporare lentamente. Non c'è una vera e propria trama eppure risulta impossibile non venire coinvolti nel vortice di pensieri del protagonista . Un libro che fa riflettere ; un libro che potrebbe aiutare a prendere delle decisioni importanti ; un piccolo capolavoro assolutamente imperdibile !