Scintille. Una storia di anime vagabonde

Un libro onesto, il tema dei viaggi della memoria è trattato da molti autori. Lerner si smarca dalle loro attitudini, ragioni emotive e offre un resoconto attento, accurato, assolutamente unico e personale, evitando ricostruzioni forzate e impossibili dei suoi avi morti nella Shoah. Bello.

Un bel libro, quasi "fantastico", se non fosse una biografia delle proprie radici familiari. Aiuta a capire cosa significhi "apolide". Non è una parolaccia, ma chi l'ha vissuta sulla propria pelle, sa bene cosa significhi e può darne una spiegazione. Aiuta, inoltre, a comprendere la sensibilità dell'autore verso i problemi vissuti dai migranti. Fa ricordare, che scavando nel proprio passato familiare, magari indietro di varie generazioni, abbiamo tutti qualche avo o antenato che per vivere ha dovuto migrare.

Ho letto questo libro tutto d'un fiato; non conoscevo bene Gad Lerner, ora posso dire che in questo libro ne scopro tutta la sensibilità, l'intelligenza, la lucida tenacia della conoscenza della verità . Il libro a mio avviso è bellissimo (tanto per usare un superlativo come Tali) l'ho trovato appassionante anche nella tecnica narrativa secondo me efficace, tesa a mantenere sempre accesa la voglia di conoscere del lettore ( anche grazie a tutti i libri che l'autore cita dandone essenziali ragguagli- ed è ovvio che vorresti consultarli tutti..)grazie all'analisi dei conflitti personali a più livelli (familiari, politici) e all'umanità infinitamente dolorosa e poetica (quando parla di Bruno Shultz o del senso di vergogna rispetto al padre e alla nonna paterna) accanto al pensiero sempre acuto, razionale, sferzante. E' un libro che consiglio e regalerò, molto bello, ricco di elementi storici, interessante, scritto benissimo - compreso il finale che sembra un colpo di scena