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...questo libro, purtroppo incompiuto di Zweig, anche se questo aspetto non inficia, secondo me, l'interesse dell'opera. Il romanzo diviso in due manoscritti, si credeva perduto in seguito alla fuga in esilio dello scrittore dal regime nazista, ma e' stato ritrovato e dato alle stampe dopo averne curato l' edizione nel 1982. Ambientato in Austria , negli anni immediatamente successivi il primo conflitto mondiale, vi si narra la storia della postina Christiane che , a seguito di una vacanza inaspettata in Svizzera con la zia, acquisisce la dolorosa consapevolezza dell' esistenza di un mondo dorato al di fuori del suo limitato orizzonte fatto di lavoro e privazioni. Dal suo ritorno la vita non sara' piu' la stessa: la ragazza cerchera' di cambiare la sua esistenza sognando nuove opportunita' e conoscera' il reduce di guerra Fernand.Non proseguo per non anticipare la trama. ..Una riflessione attenta e sensibile sui contrasti sociali, sulla crisi determinata dal dopoguerra, sul futuro rubato ad una generazione. Colpisce la grande delicatezza ed empatia dell'autore nel raccontare la storia d'amore di questi due giovani disillusi e feriti. ..
«All'improvviso per la prima volta intuisce ciò che si era persa fino ad allora e pervade il suo spirito che fino a quel momento è stato apatico e privo di desideri, per la prima volta grazie al contatto con il sublime una creatura conosce la forza travolgente del viaggio che in un solo colpo riesce a spaccare la dura scorza dell'abitudine e a gettare un seme fertile nel flusso della trasformazione.» È Zweig, questa volta nei panni di una ragazzina, che fra guerra e miseria, diventa donna. Un po' Alice nel paese delle meraviglie, ma soprattutto Cenerentola Christine vive il sogno e l'idillio di una principessa per un tempo appena sufficiente per scoprire il luccichio di un mondo di cui nemmeno sospettava l'esistenza e dal quale viene abbagliata, inebriata e irrimediabilmente sedotta: «... che mondo di fiaba, nel quale i desideri si realizzano ancora prima di essere espressi: qui non si può essere che felici!» E se la carrozza ritornasse zucca?... «La gioia può raggiungere un tale grado in cui ogni aggiunta non è più percepibile, e altrettanto accade per il dolore, la disperazione, l'avvilimento, il disgusto e la paura. Una volta che il contenitore è colmo non raccoglie più nemmeno una goccia dell'universo.» Un po' deboluccio rispetto a come mi aveva abituato Zweig, forse il più 'debole' letto fin qui; una lettura, per i miei gusti ruvidi, un po' troppo naïf e tendente al ros'amaro che non mi ha entusiasmato per trama, ma comunque deliziato per forma, saggezza e profonda conoscenza, comprensione e rappresentazione degli umani sentimenti su cui nulla si può obiettare. Essendo però, in questo frangente, un po' più disposta alla critica del mio amato Zweig, mi sento in vena di vuotare il sacco fino in fondo e fargli le pulci per certi suoi titoli alla 'viacolvento': - Tramonto d'un cuore; - Sovvertimento dei sensi; - Estasi di libertà (appunto!); - L'impazienza del cuore... beh, se non fosse stato lui, non glieli avrei perdonati.
Questo titolo ha una storia particolare infatti il manoscritto era andato perso ed in più originariamente non doveva avere la forma di un romanzo ma di un racconto da cui è stata tratta una trasposizione cinematografica. La prima parte scritta intorno al 1931, che narra esclusivamente delle vicende della protagonista, è stata scritta a Salisburgo nel periodo successivo alla Prima Guerra Mondiale che lo aveva segnato profondamente. Nel 1934 si trasferì a Londra dove ottenne la cittadinanza britannica, divorziò da sua moglie e sposò la sua segretaria, Lotte Altmann. La seconda parte del romanzo è stata scritta proprio in quel periodo e si ritiene che il rapporto d'amore tra i due protagonisti sia ispirato proprio al suo nuovo matrimonio.⠀ ⠀ Il titolo originale era "Vita di una postina", infatti narra proprio la storia di una ragazza che da fare la postina si ritrova catapultata nelle raffinatezze dell'alta società, poi invidie, depressione, una travolgente storia d'amore, un suicidio abortito ed una rapina in banca sono la prosecuzione accattivante che sommata allo stile immaginifico e avvolgente di Zweig fa nascere un grande romanzo.⠀
Recensioni
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