Dracula

Dracula? Un vero classico. E Stoker? Un grande autore. A quanti denigrano la scelta di presentare il romanzo in una lenta forma epistolare, o lamentano l'assenza del vero protagonista, Dracula, nella totalità della storia, si potrebbe provare a spiegare che un tempo gli scrittori non erano ridotti a giocare solo su velocità e azione, a mettere ogni particolare in bocca ai propri lettori senza che questi potessero godere della suspense e quindi senza stimolare la loro mente, la loro immaginazione; che, se si sciogliessero un attimino e la smettessero di cercare la "pappa pronta", svilupperebbero quel minimo di spirito di osservazione da bravi lettori che permette di cogliere in un libro anche ciò che non viene esplicitamente detto; che naturalmente, trattandosi di un romanzo scritto più di un secolo fa, vi troveremo descritti certi modi di fare o addirittura valori nei quali non ci riconosciamo o che ci annoiano; e ancora, che è OVVIO che avendo visto prima la trasposizione cinematografica, o essendo comunque influenzati in qualche modo riguardo le storie sui vampiri, si corre il rischio di rimanere delusi dalla versione originale della storia, proprio quel "Dracula" scritto da Bram Stoker. Scusate, quando? Lustri prima che uscisse il primo film sul vampiro. Potremmo dunque provare a spiegarglielo. Ma temo che al momento siano impegnati con la lettura di qualche frivolo fantasy dei giorni nostri.

Un capolavoro assoluto. Stoker ha fuso nello stesso personaggio leggende slave,creature gotiche, influssi romantici e spirito positivista... Un genio insomma. E ' vero che la prima parte colpisce di più ( per una certa caratterizzazione, per il senso di angoscia e mistero, per il bellissimo racconto del viaggio in carovana del giovane Harker) però è nella seconda che la storia si sviluppa e si dipana, la parte in cui il lettore conosce i personaggi e le situazioni chiave. Sono dell'idea che molti lettori si siano avvicinati a questo romanzo convinti di avere tra le mani una storia di vampiri, e che per questo motivo siano rimasti delusi...In questo romanzo c'è molto di più, ci sono influssi di mille correnti letterarie, c'è l'incontro di leggende e miti differenti, c'è il contatto con l'oscuro e allo stesso tempo la fiducia verso la scienza! E' un romanzo complesso che unisce la tradizione del romanzo gotico e il moderno romanzo del terrore. Letteratura con la L maiuscola. Tra l'altro, questa edizione ha una prefazione di Vittorino Andreoli che è meravigliosa, una vera chicca.

Sinceramente?mi ha particolarmente deluso....l'inizio è molto più intrigante...ma la fine non si riesce proprio a leggere!sineramente sono abituata a leggere di tutto(tranne Moccia...stupidi libri da bambini,e non solo...)l'ho trovato in alcune parti molto ma molto noioso....di solito sono abituata a finire un libro di 400 pagine in 2 giorni...ma per Dracula ci ho dovuto mettere circa due settimane....